mercoledì 8 giugno 2016

Arriva il Cristianesimo

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Oltre alla loro lingua latina e alla loro cultura, I Romani portarono anche ll Cristianesimo. Chi siano stati i personaggi che lo portarono non lo sappiamo e nemmeno sappiamo in quale epoca ciò sia avvenuto. Sappiamo, comunque, "che la nostra valle è stata una delle prime del Grigion ad abbracciare la nuova fede. Si suppone che la buona novella fosse stata accolta dapprima privatamente, magari anche segretamente, e che solo dopo un certo tempo fosse poi professata pubblicamente e senza sollevare alcuna persecuzione. Si ritiene che all'inizio del secondo secolo d.C il Cristianesimo fosse già noto ai legionari e dai funzionari romani stabilitisi da noi.

Se,come si suppone, il Cristianesimo fosse stato portato a Roveredo ed in valle dai legionari romani, ben si può anche pensare che molto più tardi, cioè dopo la caduta dell’Impero romano, fosse stato rinnovato e approfondito, come vedremo, da altri cristianizzatori venuti dal nord. Ammettendo, infatti, che la maggior manifestazione del culto cristiano fosse la costruzione di chiese e cappelle, magari edificate sulle reliquie di Santi ai quali poi le stesse erano dedicate, ben possiamo riconoscere e distinguere due serie diverse di Santi patroni: quelli portati dai legionari romani e quelli portati invece più tardi dal nord.

Riferendoci allo storico Capitolo dei Santi Giovanni e Vittore, fondato ne 1219 a San Vittore da Enrico De Sacco, possiamo facilmente supporre che le nostre due chiese di San Giulio e San Fedele, così come quelle di San Clemente a Crono, di San Carpoforo al castello di Mesocco, di San Pietro a Verdabbio e Mesocco, di Santa Maria di Calanca e dal castello di Mesocco, come pure di SanVittore, appartengano al culto più antico, quello portato a noi dai legionari romani direttamente da Roma. San Vittore era infatti stato martirizzato durante la prima persecuzione de Cristiani, quella dell’Imperatore Diocleziano, nel 286-291 a Milano. San Fedele e San Carpoforo erano pure stati martirizzati nello stesso periodo, ma a Como. Questi tre Santi martiri appartenevano alla milizia legionaria romana e furono perciò probabilmente dei legionari romani che li onorarono e li scelsero quali patroni dei primi oratori edificati in valle. Anche San Pietro, il primo Apostolo e capo della prima Chiesa, martirizzato tra il 64ed il 67d.C. sotto l’Imperatore Nerone a Roma e San Clemente, Papa, martirizzato sotto l’Imperatore Domiziano, sono pure due Santi venerati dai Romani.

San Giulio, invece, patrono di Roveredo, morto nel 401 sull'isola omonima del lago d’Orta e fondatore con il fratello San Giuliano di circa cento chiese e che operò specialmente nella regione dei laghi lombardi e dell’Ossola, ha già potuto operare in un periodo di libertà religiosa, cioè al tempo dell’Imperatore Costantino, colui che, per primo, tollerò la religione cristiana. Ben si può dunque pensare che i primi oratori e le prime chiese costruite da noi lo furono dopo l’anno 313, cioè dopo l’editto dell’Imperatore Costantino che decretava la tolleranza della fede cristiana nel suo Impero.

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